Bevacizumab, Talidomide, Docetaxel e Prednisone in pazienti con carcinoma della prostata e resistenza a castrazione


È stato recentemente dimostrato che la Talidomide ( Thalidomid ) ha un effetto additivo con l’attività di Docetaxel ( Taxotere ) nel tumore della prostata resistente a castrazione.
In studi di fase II che hanno combinato Docetaxel con Bevacizumab ( Avastin ) è stata osservata una sostanziale attività antitumorale.

E’ stato ipotizzato che la combinazione di Docetaxel più questi farmaci antiangiogenici con differenti bersagli, avesse una sostanziale attività clinica, e ne hanno valutato la sicurezza e l’efficacia in modelli murini e in pazienti umani.

L’efficacia preclinica della terapia di combinazione è stata valutata in topi PC3.

In totale, 60 pazienti con tumore della prostata resistente a castrazione, progressivo e metastatico, sono stati trattati per via intravenosa con Docetaxel e Bevacizumab più Talidomide e Prednisone ( Deltacortene ) per via orale.

L’endpoint primario era la diminuzione del PSA ( antigene specifico prostatico ) maggiore o uguale al 50%.
Gli endpoint secondari includevano tempo alla progressione, sopravvivenza generale e sicurezza.

Nel modello murino, la terapia di combinazione Docetaxel, Bevacizumab e Talidomide ha inibito la crescita del tumore in modo più efficace.

Nello studio clinico, il 90% dei pazienti trattati con terapia di combinazione ha mostrato un declino del PSA maggiore o uguale al 50%, e l’88% ha raggiunto una diminuzione del PSA maggiore o uguale al 30% entro i primi 3 mesi di trattamento.

Il tempo mediano alla progressione è stato pari a 18.3 mesi, e la sopravvivenza generale mediana di 28.2 mesi in questo gruppo con sopravvivenza predetta da Halabi di 14 mesi.

Nonostante la tossicità si sia rivelata gestibile, tutti i pazienti hanno sviluppato neutropenia di grado 3/4.

In conclusione, l’aggiunta di Bevacizumab e Talidomide a Docetaxel è una combinazione altamente attiva con una tossicità gestibile.
La sopravvivenza mediana stimata è incoraggiante, vista la prognosi generalmente infausta per questa popolazione di pazienti. ( Xagena2010 )

Ning Y M et al, J Clin Oncol 2010; 28: 2070-2076


Farma2010 Onco2010 Uro2010


Indietro

Altri articoli

La malattia di Castleman idiopatica multicentrica ( iMCD ) è una rara malattia linfoproliferativa. La terapia anti-interleuchina 6 ( IL-6...


Bortezomib - Melfalan - Prednisone ( VMP ) ha migliorato la sopravvivenza generale nel mieloma multiplo. Uno studio randomizzato ha confrontato...


Uno studio randomizzato e controllato ha messo a confronto Talidomide più Prednisone come terapia di mantenimento con l'osservazione in 332...


La terapia di mantenimento può essere particolarmente rilevante nei pazienti anziani con mieloma nei quali si riscontra un maggior beneficio...


E' stata valutata l'efficacia, la sicurezza e la reversione dell'insufficienza renale in pazienti affetti da mieloma multiplo naive al trattamento,...


Per diversi decenni, il trattamento di pazienti anziani con mieloma multiplo è stato rappresentato da Melfalan ( Alkeran ) e...


Bortezomib ( Velcade ) più Melfalan e Prednisone è significativamente migliore di Melfalan ( Alkeran ) più Prednisone ( Deltacortene...


La combinazione di Bortezomib, Melfalan e Prednisone è un nuovo standard di cura per il mieloma multiplo di nuova diagnosi....


Sono state confrontate l’associazione Talidomide e Desametasone con quella Melfalan e Prednisone in 289 pazienti anziani affetti da mieloma multiplo....